26/02/12

San Rocco di Metà Quaresima

15 Marzo 2012
ore 10,30 Messa Votiva Comunale
ore 15,30 Cappella di San Rocco alle Manne - Vespro

VOTO DI SAN ROCCO
(Traduzione dal francese in lingua italiana corrente)

Il manoscritto del 1630
CAPPELLA DI  SAN ROCCO
FONDAZIONE

In nome di Dio. Amen.
L'anno del Signore 1630 il giorno 29 del mese di giugno, festa dei nostri Signori i Santi Pietro e Paolo, sia noto e manifesto a tutti, per il presente e il futuro, che Dio ha permesso in questo luogo e alla popolazione di Bardonecchia, che fosse colpita dal male contagioso, dalla carestia e dalla guerra.
A motivo di ciò, per difendere la salute da questo terribile male e per dare aiuto ai poveri e ai bisognosi, la popolazione ha incaricato i Signori François Beraud notaio e Vicecastellano, Louis Ambrois (detto "Sergent d'Etoil") e me notaio sottoscritto, a collaborare con i Signori Gabriel Agnese figlio di fu Mathieu e Antoine Gay consoli attuali.
I Consoli e i suddetti incaricati, aiutati dai Signori Orcel Martine già console e Guillaume Jordan Marchand consigliere, preso atto della enorme disgrazia causata dal male contagioso, considerando il grande numero di persone già morte e del grande numero di quelle contagiate e non guarite; per la tutela della salute e per le necessità di coloro che sono ancora sane, preso atto che nessun rimedio é venuto dai medici, chirurghi, farmaci­sti e altre persone contattate, hanno deciso di ricorrere alla misericordia e alla grazia di Nostro Signore Gesù Cristo, per ottenere, se lui lo vorrà, i rimedi contro questo male, facendo un voto.


Per avere consigli e suggerimenti a questo riguardo, si sono rivolti al Signor Antoine Orcellet dottore teologo e Curato di questo luogo, il quale, dopo aver preso atto della volontà concorde dei Consoli e degli incaricati, esprime il suo parere. Riferisce che, per tradizione tramandata da padre in figlio, gli antenati avevano già in passato fatto un voto di fare celebrare una Messa solenne tutte le domeniche dell'anno e solennità, con al termine, una Processione attorno alla Chiesa Parrocchiale, in Onore dello Spirito Santo. Questo voto si era interrotto, senza motivo, da almeno quattro o cinque anni, anche se il procuratore della cura d'anime, continua a pagare regolarmente il Sacerdote per questo servizio. Egli propone che d'ora in avanti, in perpetuo, si riprenda e si confermi questo voto.
Lo scritto del medesimo non si é potuto ritrovare a causa dell'incendio appiccato al Borgo dai membri della religione riformata, nell'anno 1574 il 26 giugno.
Pertanto la Messa solenne sarà cantata e la processione fatta in Onore dello Spirito Santo, così com'era.
Vi assisterà devotamente la popolazione.
Inoltre per ottenere misericordia ed essere liberati da questa disgrazia, promettono di ricorrere a Dio per l'intercessione della gloriosa Vergine Madre di Dio e dei nostri buoni Patroni Sant'Ippolito e San Giorgio e tutti i Santi e Sante del Paradiso, specialmente ai nostri Signori San Sebastiano e San Rocco.
Per ottenere grazia e misericordia, facciamo voto e promettiamo che d'ora in poi, in perpetuo, le loro feste saranno celebrate e solennizzate da tutti gli abitanti. A ciascuna di queste feste sarà celebrata la Messa alla Cappella costruita in loro onore.
Sarà pertanto costruita una Cappella in onore di San Rocco, attraverso le offerte della comunità. Siccome la festa di San Rocco cade il 16 agosto, che é l'indomani dell'Assunzione di Nostra Signora, considerando che spesso la festa di S.Ippolito cade di sabato, con la domenica, ci sono già tre feste e quella di San Rocco sarebbe la quarta. Questo potrebbe causare molto incomodo alla popolazione a causa dei raccolti che mi effettuano in questo periodo. Sarebbe pertanto utile trasferire la festa in altro giorno. Per definire questo mi é pensato di chiedere il parere a Mons. Vicario di San Lorenzo di Oulx. A questo scopo é stato incaricato il Sig. Beraud Vececastellano, il quale ha parlato del- problema con Mons. Jerome de Birague, vicario e segretario della Prevostura e altri rappresentanti del Capitolo. Ha poi riferito ai Consoli e collaboratori che, da Parte dell'Autorità religiosa (da parte loro), non vi é alcun ostacolo e che approveranno quanto i Consoli, gli incaricati ed altri capi famiglia, vorranno concordare, alla presenza del signor Curato. Questi hanno fissato di celebrare la festa di San Rocco il  giorno 26 [27] settembre, giorno della festa dei Santi Comma e Damiano.
E' stato pregato il Signor Curato (in quel giorno) di dare avviso pubblico con le ammonizioni necessarie alla popolazione che sarà presente alla Messa, per avere la sua approvazione, circa il giuramento che mi é previsto di fare. Di conseguenza, alla Messa parrocchiale, all'ora consueta, sul pulpito, come di solito, dopo aver spiegato ai presenti circa i propositi sopra esposti, e dopo aver domandato a coloro che assistevano alla Messa me erano d'accordo a fare il voto e le promesse, tutti, unanimamente, senza alcuna opposizione, mi sono espressi a favore. Tanto gli uomini, che le donne e i bambini, hanno giurato per se stessi e i loro successori, in perpetuo, di osservare i voti e le promesse, che sono: quello della Messa solenne e della processione in Onore dello Spirito Santo, ogni domenica; di solennizzare le feste dei nostri Signori San Sebastiano e San Rocco nei giorni 19 gennaio e 27 settembre, celebrando la Messa ai loro altari, che saranno pagate dai procuratori, qualora le Cappelle non avessero i fondi necessari; di assistere agli Uffici e alle processioni che si faranno in quei giorni, dalla grande Chiesa alle loro Cappelle; di contribuire all'edificazione della Cappella secondo le loro possibilità.
I Consoli e gli incaricati, in virtù del potere loro concesso [dal contratto del.... del presente anno] assieme alle altre persone prementi ed anche a nome degli assenti, hanno promesso e giurato, alzando la mano in alto alla maniera solita, ed io notaio di questo ho preso atto, come anche di ciò che é stato deciso durante la Messa. Al termine si é andati in processione, con gli incaricati che portavano una grande croce di legno. Questa é stata fissata nel luogo detto Serre Gauthier, accanto al sentiero che conduce al Castello, per servire da indicazione del luogo dove sarà costruita la Cappella dedicata a San Rocco.
Il Signor Louis Orcel consigliere, si é offerto dì donare, il terreno necessario per la costruzione della Cappella e dello spazio antistante. Siccome il terreno dove si deve costruire la Cappella é di proprietà di Michel Faure Chamar, in cambio di tale terreno lo si ricompenserà non in denaro, ma con altri pezzi di terra, valutati dagli incaricati. La proposta é stata accettata e gradita dai sottoscritti ed anche dal Signor Faure che si é dichiarato contento dell'offerta. Il Signor Orcel, attraverso il presente scritto, conferma che la donazione é irrevocabile e fatta in Onore di Dio e di San Rocco.

Così firmano: Antoine Gay, consul
J. F. Beraud, vicecastellano
Benoit Clovis, incaricato
M. Agnes Saymond (?)
J. Morel
Pierre Morel
e io, notaio ereditario ricevente, in fede ciò che é stato scritto dalle mie mani.
Firmato S. Guiffrey notaio.

<<>>





DOCUMENTAZIONE ALLEGATA


L'atto qui riportato é stato fedelmente copiato dall'originale, da me Curato sottoscritto, il giorno 12 aprile 1756. Bisogna constatare che il terreno di Serre Gauthier appartiene alla Cappella di S.Rocco, perché é stato effettivamente donato per la sua costruzione, ma, senza dubbio, la Parrocchia ha ritenuto, a questo riguardo, più conveniente, costruirla dov'é attualmente, alle Manne, dov'é esistita in buono stato fino al 1728, quando fu colpita dall'inondazione, che aveva distrutto parte dei terreni di questo Borgo. Qualche anno dopo era stata ricostruita dalla Comunità, mettendola nello stato in cui si trova attualmente.

La festa di San Rocco, quando fu costruita la Cappella, fu trasferita al giovedì della 2 settimana di Quaresima, come documentato da un decreto dell'Abate di Oulx del 10 marzo 1675, riportato alla fine del repertorio dei registri del Parroco don Roude. Egli scrive che, nel caso in cui la festa di S. Giuseppe coincida con il giovedì della 2 di Quaresima, la festa di S.Rocco si debba celebrare il venerdì seguente. Nonostante questo, l'abitudine in atto fin dal tempo del Voto, é di celebrare la festa il giovedì della terza settimana di Quaresima. Certamente don Roude aveva erroneamente scritto la seconda, al posto della terza settimana.

(Questo é il parere di don Agnes, parroco di Bardonecchia)

La Cappella di S.Rocco, nella località Manne, sul sentiero che sale verso la montagna della Rho, é stata costruita a spese degli abitanti del luogo.
La sola fondazione é quella di Bernard Ambrois curato di Gravere, che  ha legato dei fondi di terra per 4 soldi. Questi redditi sono destinati alla celebrazione dì Messe basse annuali, nella Cappella.
La Cappella possiede in dotazione, senza alcun carico, 2 soldi e 8 denari di estimo, in fondi di terra che, per il loro scarso valore e la cattiva condizione, a malapena possono pagare i carichi.
Tra questi vi é un pezzo di terra davanti alla casa di Louis Joseph Orcel, che fu venduto per 80 lire, poi impiegate per la costruzione della nuova Chiesa.
La Cappella aveva dei capitali che sono scomparsi durante il periodo degli assegnati in banconote. Dal verbale del Curato don Agnes del 14 aprile 1747 risulta che il reverendo curato pro tempore, deve ritirare l'offerta che viene fatta nella Cappella il giorno della festa, in grano e legumi, che non é considerevole, e impiegarla per la celebrazione di Messe.
Verbale visto e approvato nella visita di Mons. St. Innocent prevosto di Oulx ìl 20 aprile 1747.

Vedi anche dal Bollettino 2006 (rif.)